Screening Prenatale a Catania
I test di Screening Prenatale sono esami non invasivi eseguiti durante il primo trimestre della gravidanza che aiutano a individuare l’eventuale presenza di anomalie cromosomiche.
Test di Screening Prenatale: gli esami del primo trimestre
È possibile che in base ad alcuni fattori di rischio il ginecologo possa consigliare alla donna in gravidanza di sottoporsi a una diagnosi prenatale. Lo screening è raccomandato infatti in presenza di fattori di rischio quali l’età della gestante superiore ai 35 anni, la presenza di anomalie genetiche in famiglia o di complicanze ostetriche a carico della donna.
Il risultato del test permetterà di distinguere una gravidanza a basso rischio da una ad alto rischio per la quale la donna verrà sottoposta ad approfondimenti diagnostici mirati da eseguire successivamente.
Quali sono i test di Screening Prenatale?
Durante il primo trimestre le donne incinte possono sottoporsi al Bi test dopo aver effettuato un’ecografia che riporti i parametri di translucenza nucale eseguiti dalla 9° alla 12° settimana di gestazione.
Il Bi-test consiste in un prelievo del sangue materno che verifica il livello della proteina della gravidanza PAPP-A (proteina plasmatica A associata alla gravidanza) e dell’ormone hCG (gonadotropina corionica umana). La translucenza nucale invece è un esame ecografico che misura una serie di parametri relativi al feto. Qualora il risultato dovesse rivelare un’alterazione dei valori è consigliabile approfondire con ulteriori accertamenti; l’affidabilità del test infatti fornisce una probabilità di rischio di presenza di anomalie, tra cui la sindrome di Down.
I test di Screening per le patologie
Intorno alla 10° settimana di gravidanza è possibile invece effettuare il NIPT, un esame che analizza il DNA libero del feto, isolato dal sangue materno. Questo test, non invasivo e indolore sia per la mamma che per il feto, consente di individuare con un alto grado di attendibilità il rischio di alterazioni cromosomiche riconducibili alla sindrome di Down, alla sindrome di Patau e alla sindrome di Edwards.
A cosa servono i test di Screening Prenatale
Qualora il risultato di un test fosse positivo, secondo le linee guida del Ministero della Salute bisognerà richiedere la conferma del risultato mediante un test diagnostico: villocentesi (tra la 11a e la 12a settimana di gestazione) o amniocentesi (tra la 15a e la 20a settimana).
I test di Screening Prenatale non sono esami diagnostici, ma identificano eventuali patologie a carico del feto in modo non invasivo, aiutando la coppia di genitori a vivere più serenamente il periodo della gravidanza.
Presso il Laboratorio Analisi Etnalab puoi effettuare lo screening non invasivo con risultati accurati, grazie a una tecnologia all’avanguardia che consente una maggiore precisione.
Il Laboratorio Analisi Cliniche Etnalab è pronto a rispondere a ogni tua domanda.
Contattaci subito, saremo lieti di aiutarti.